Altro che Nessie

Ad Agosto sono stato due settimane in Scozia.

Quindici giorni splendidi, tra paesaggi sublimi e tonnellate di animali.
In ordine di quantità: gabbiani, pecore, mucche, conigli, ricci, scoiattoli, delfini, gatti, foche e cervi. Alcuni vivi altri meno, ma li abbiamo incontrati.
Senza contare le varie specie di uccelli marini di cui non conosco il nome. Miliardi di uccelli, pronti a conquistare il mondo.

Ma neanche un fottuto Puffin. Neanche uno.

Ora, non sono così scettico da dubitare dell’esistenza di ciò che non ho visto… ma abbiamo visitato molte scogliere senza scorgere traccia del pulcinella dallo sguardo triste.
Col passare dei giorni il Puffin è assurto a creatura leggendaria, più ricercato del mostro di Loch Ness e più sfuggente, pur esistendo.

L’unico esemplare avvistato più volte è stato questo:


Chiaramente una contraffazione.
E neanche troppo furba, se si nasconde in un cannone.

Così siamo tornati a casa, delusi.
La Scozia è bellissima, ma si sa che senza un Puffin tutto perde di valore.

In questi giorni di scansioni e lettering ho sentito molto la mancanza del disegno.
E adoro disegnare animali, specialmente con poche pennellate di china nera su un foglio ruvido.

Caro Puffin, potrai nasconderti finchè vuoi, ma non potrai impedirmi di disegnarti!

Eccoti mentre voli dopo una pesca fruttuosa.


O mentre osservi il mare in compagnia della famiglia.


Potrei addirittura disegnarti con migliaia di tuoi simili, ora che ti ho studiato e so come sei fatto. Giusto per togliermi lo sfizio.

Ma forse è meglio fermarsi qui.