Lavori in corso

Le matite sono finite.
Da una settimana ormai.

E’ stato strano disegnare per l’ultima volta i protagonisti della storia. Per fortuna le tavole non sono concluse, altrimenti sarei stato ancora più riluttante a tracciare quei segni di grafite sull’ultimo foglio bianco. Convivo con questi personaggi da più di due anni e abbandonarli sarà triste. O liberatorio. Altre vicende premono per essere raccontate, se ne avrò l’opportunità.

In ogni caso, c’è ancora molto lavoro da fare. Quindici tavole da colorare e terminare. Quindi correggere varie cosine.

Qui sotto vedete la prima tavola del quinto capitolo: “Il lago”.


Dopo la rivelazione della tavola precedente, il racconto smette di essere filtrato dalle emozioni del protagonista, che in qualche modo si estranea dalla vicenda. O finge di farlo.
Usciamo dalle atmosfere falsate dai ricordi e ci troviamo nella luce reale di un mattino di fine inverno. Queste erano le mie intenzioni, spero di esserci andato almeno vicino.

Nel quinto capitolo giungerà finalmente la primavera. E l’estate.

Ironico doverle ricreare proprio ora che ci stiamo addentrando nel freddo e nel buio.
Ecco il prezzo per non avere abbastanza tempo.

Da anni vorrei vivere in una singolarità in cui le giornate durano 48 ore, ma finora questo resterà un desiderio irrealizzabile. Peccato.

A presto.