Ice cream phoenix


Baby - Tell me how if you think you know how
People love if there's no tomorrow
Do people love if there's no tomorrow

And still not cry when they have to go
And still not cry when they have to go
And still not cry when they have to go


Bella domanda quella posta nel finale di questa canzone dei Jefferson Airplane.

Ultimamente sono un po’ in fissa con la musica dell’aeroplanino, ma non riporto i versi solo per questo. Spinto da curiosità ho dato un occhiata alle recensioni sul web di un libro letto di recente. Che libro non importa, ora.
La maggior parte erano poco obiettive, quando non politicizzate, decisamente schierate, basate su preconcetti o colme di risentimento e invidia. Alcune erano buone. Una mi ha colpito in particolare.
Il recensore, dopo alcune osservazioni discutibili, stroncava il libro in questione perché esso sollevava molte domande, senza dare risposte.
Ora, ovviamente un libro che tira in ballo argomenti senza svilupparli è una schifezza. Ma un bel libro, a mio parere, è un interrogativo su carta. E’ una riflessione intorno a una domanda, o più di una, e non può fornire un risposta. Certo, arriverà ad una conclusione, o una parvenza di tale, ma essa dovrebbe essere un punto di partenza per la nostra, eventuale, ricerca di risposte. Destinata a fallire, nella maggior parte dei casi (sono in una fase ottimista, esatto).
Un bel libro sprona a porsi domande a cui magari non si aveva mai pensato. Non fornisce la risposta esatta a tutto.

Se vuoi risposte puoi rivolgerti a una religione, a un’ideologia, a un canale televisivo. Non cercarle in una buona storia.

Mancano solo otto tavole, ormai.
Dopo tre anni, la domanda che mi ha spinto a realizzare I Palazzi è ancora senza risposta.

Speriamo non fosse una domanda inutile o stupida.

So hold out your smile take my hand and be happy
These pictures of sadness are not all they
seem.